info@cameratributariabergamo.it Via Daniele Piccinini n. 2 - 24122 Bergamo

2024 July

July 23, 2024 0 Comments

Fra i vari temi di attualità “disponibili” ho scelto di affrontare questo perché, nello svolgimento della professione ho riscontrato con sempre maggiore frequenza come l’Agenzia delle Entrate utilizzi questo ragionamento di tipo presuntivo come un vero e proprio modello accertativo, forte di una giurisprudenza di legittimità (e di merito) granitica, nel cui solco l’Ufficio dà per presunta la distribuzione degli utili extra-contabili in capo ai soci di società di capitali a ristretta base e, come molti di Voi ben sapranno, non soltanto questi utili.

Il taglio che intendo dare a questo breve articolo sarà quindi pratico, in quanto si fonda su esperienze professionali interpretate e commentate alla luce di articoli ed approfondimenti scritti da colleghi e studiosi della materia, che proverò a selezionare dal copioso materiale disponibile in rete tanto su piattaforme dedicate, quanto da fonti aperte.

Partiamo brevemente dalla “regola”: i dividendi percepiti da soci di società di capitali appartengono all’area dei redditi di capitale di cui agli articoli 44 e 45 del T.U.I.R..

Tale normativa non prevede una definizione specifica di redditi di capitale ma un elenco

July 12, 2024 0 Comments

Come sappiamo, il ravvedimento operoso, disciplinato dall’art. 13, D. Lgs. n. 472/1997, è quell’istituto che consente ai contribuenti o agli obbligati in solido, di porre rimedio spontaneamente ad errori od omissioni, fruendo di una riduzione delle sanzioni rapportata sia in base al tipo di errore commesso, sia in base all’arco temporale per il quale lo stesso si è protratto, “… con l'obiettivo di garantire una maggiore premialità per il contribuente che si attivi tempestivamente rispetto al momento di commissione della violazione oggetto di regolarizzazione” (Circ. Ag. Entrate 9.06.2015, n. 23).

In una logica di sinallagmaticità, l’effetto premiale dello sconto sulle sanzioni è bilanciato dal vantaggio per l’Erario o per l’ente impositore di contare su un immediato incremento di gettito, risparmiando tempo e risorse rispetto a quelle impiegate negli ordinari procedimenti di accertamento e di eventuale contenzioso.

La ratio originaria dell’istituto era quella di consentire all’autore della violazione di rimediarvi spontaneamente: la premialità, rappresentata da una riduzione delle sanzioni, era quindi l’effetto della resipiscenza del contribuente che si attivava per riparare all’irregolarità commessa, prima che la stessa fosse rilevata dall’amministrazione finanziaria.

July 11, 2024 0 Comments

Alcuni recenti interventi normativi in materia di onere della prova e di delega alla riforma del sistema tributario, mi spingono a sottoporre ai lettori di questo sito alcune considerazioni in merito al potere sanzionatorio spettante agli Enti impositori; potere che, allo stato, viene esercitato in via automatica, ma che, alla luce del sistema non appare scontato che possa essere così.

Innanzitutto, ritengo opportuno partire dal dato normativa che, a sensi del Dlgs 18.12.1997 n. 472, dal 1.1.1998, esclude che l’esercizio della funzione sanzionatoria possa svolgere, seppur implicitamente, anche una funzione di carattere risarcitorio.

Da quella data, infatti, la sanzione costituisce pretesa puramente afflittiva, priva di componenti di risarcitorie e/o indennitarie.

A ulteriore conforto di quanto appena affermato, aggiungo che il diritto armonizzato, nella sua più autorevole interpretazione – quella della Corte di Giustizia – tende ad escludere la legittimità di sanzioni in presenza di una intervenuta eliminazione del danno al bene giuridico, essendo il ristoro economico rimesso esclusivamente agli interessi di mora.[1]

July 10, 2024 1 Comment

di avv. Michele Trovesi, presidente della Camera Tributaria di Bergamo

Il riferimento alla Magna Charta nel nostro logo è impegnativo.

Costringe ognuno di noi a darne una spiegazione sensata. Perché il richiamo a quel documento, che senso ha; non può essere un mero estetismo, un affidarsi a un simbolo secondo la logica del marketing o della pubblicità, come si diceva una volta. La mano destra sul mento e si riflette.

E subito i pensieri si aggrovigliano perché siamo costretti a uscire dai confini del diritto tributario, serve guardare oltre; o meglio, serve pensare alla nostra materia dall’angolo dei principi.

Dunque, la Magna Charta. Qualche libro sul comodino, i ricordi del Liceo e proviamo a costruire un piccolo ragionamento.

Con il regno di Enrico II Plantageneto (1154-1189), nell’Europa che vive le tenebre del Medio Evo, il potere centrale del sovrano si consolida come mai accaduto